Poco importa che vivano in una grande metropoli o in un piccolo paese della provincia più remota, con i loro post, consigli e storie su Instagram riescono a influenzare il mercato editoriale più di quanto gli stessi editori, press agent e librerie vogliano ammettere (anche perché non fanno sconti a nessuno).
Nella stragrande maggioranza donne, giovanissime ma anche mamme e professioniste, hanno fatto dell’amore per la lettura una liturgia che inizia dalla scelta del testo, passa per l’acquisizione del libro, lo studio e la creazione dell’immagine che ne accompagnerà la recensione.
La portata di questo fenomeno l’ho scoperta quasi per caso quando le vendite on-line del mio ultimo romanzo, Layla, hanno iniziato a registrare un’esplosione abbastanza incredibile generata dal passaparola per le ottime valutazioni postate dalle bookstagrammer e blogger su Instagram.
Prendendo la direzione artistica di Birdland 2020 aprire una finestra che raccontasse meglio questa realtà bella e meritoria della cultura in rete mi è sembrato il minimo, non solo per riconoscenza ma per la curiosità verso le nuove forme di comunicazione che da sempre mi accompagna.
Massimo Piccolo



